Montefiesole nella storia

Il popolo di Montefiesole nel XIII secolo

Nel 1251 erano 71 i fittuari e coloni di Montefiesole che prestarono giuramento di fedeltà al vescovo Giovanni de Mangiadori (e non come dice il Repetti, Giovanni da Velletri, deceduto nel 1230).

Nel 1297 i gruppi familiari rilevanti per possesso di terre erano quelli dei Bronci e dei Menamazzi. I primi vengono ricordati per la loro ripetuta resistenza a prestare giuramento di fedeltà al vescovo e per un successivo matrimonio con la famiglia Visdomini, segno di prestigio, ma anche di riavvicinamento al vescovado, dei cui beni i Visdomini sono da sempre curatori nei momenti di sede vacante.

Agli inizi del Trecento le famiglie Bronci e Menamazzi da sole possedevano buona parte delle concessioni vescovili nella zona anche se, giudicando dai canoni pagati, doveva trattarsi di modesti appezzamenti di terra. Comunque vivevano con il lavoro dei campi.

Curiosamente fra i "coloni" di Montefiesole figura un notaio: Ser Torello del fu Folco della famiglia Bronci.
Sono ricordati pure altri notai come: Ser Masino, Ser Tebaldo e Ser Venisti. Questa circostanza, insolita per una comunità relativamente piccola, potrebbe forse rappresentare un trascinamento negli anni della facoltà di investitura notarile a suo tempo goduta dai conti Guidi.

Indice di un inizio di diversificazione sociale, la presenza in Tassinaia di Montefiesole di tale Vintuccia del fu Rustico, fabbro.

  • Il popolo di Montefiesole nel XIV secolo
  • Il popolo di Montefiesole dal XVI al XIX secolo